MOG
ASD Sun Power Dynamic Modello Organizzativo e di Controllo – Safeguarding & Prevenzione abusi, molestie, discriminazioni
ASD Sun Power Dynamic
Art. 1 – Finalità
1 Il presente modello stabilisce le misure per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione nei confronti dei tesserati, con particolare attenzione ai minori.
Le disposizioni sono conformi alle linee guida ACSI e alle normative vigenti.
2 2. Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dall’ente affiliante attualmente in vigore e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti della società sono tenuti ad uniformarsi al fine di:
a. promuovere il diritto di tutti i tesserati ad essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione;
b. promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità;
c. rendere consapevoli i Tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità;
d. individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, anche in conformità alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dall’ente affiliante volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Tesserati minori;
e. provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;
f. informare i Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
g. incentivare la partecipazione dei componenti del sodalizio alle iniziative organizzate dall’ente affiliante nell’ambito delle politiche di Safeguarding;
h. garantireilcoinvolgimentoditutticolorochepartecipanoconqualsiasifunzioneotitoloall’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di Safeguarding della Società.
Art. 2 – Ambito di applicazione
Sono soggetti obbligati al rispetto del MOG: tesserati, tecnici, istruttori, collaboratori, dirigenti, consiglieri e chiunque intrattenga rapporti con l’associazione.
Art. 3 – Norme e comportamenti richiesti
E^ onere della società strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate all’art. 1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate:
a) assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà , della dignità e dell’inviolabilità della persona:
-predisponendo turni di allenamento e di partecipazione alle gare evitando discriminazioni tra gli atleti in base sesso, all’etnia, appartenenza culturale ecc.;
-prevedendo, in presenza di minori appartenenti a categorie svantaggiate la loro equa suddivisione in squadre o gruppi di allenamento in modo da facilitare l’integrazione
b) riservare ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro:
-imponendo regole di condotta ai tecnici volte ad assicurare a ciascun atleta di poter essere adeguatamente seguito nello svolgimento dell’attività sportiva;
-prevedendo la presenza di un numero adeguato di tecnici in relazione alla composizione di ciascun gruppo di atleti; -imponendo a tecnici, atleti e dirigenti di utilizzare un linguaggio non discriminatorio
c) far svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso:
-ascoltando i minori al fine di comprendere quali sono le loro ambizioni e i loro desideri in ambito sportivo; -programmando per ciascun atleta l’attività sportiva o la partecipazione ai vari campionati in modo da tener conto delle capacità individuali e delle aspirazioni di ciascuno;
d) prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio anche derivante da disturbi dell’alimentazione alimentare, percepiti o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori:
-affiancando ai tecnici delle figure professionali specializzate e/o prevedendo durante gli allenamenti la presenza di figure ulteriori rispetto al tecnico che possano monitorare il comportamento degli atleti;
-prevedendo percorsi volti a favorire l’educazione alimentare;
-individuando tra i dirigenti una figura di riferimento che, in relazione all’età degli atleti, possa dialogare con loro al fine di scorgere segni di malessere;
e) segnalare, senza indugio, ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza:
-individuando il soggetto che deve provvedere alla segnalazione,
-individuando quali le situazioni di interesse di natura sportiva o extra sportiva;
-prevedendo la segnalazione ai genitori delle assenze da gare o allenamenti compiute dai minori; 2
f) confrontarsi con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dalla società ove si abbia il sospetto
circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento;
g) attuare idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:
-sollecitare atleti, tecnici e dirigenti all’uso di un linguaggio appropriato e comunque evitarel’uso di espressioni discriminatorie; sessiste, o di matrice razzista;
-richiedere ai tecnici e dirigenti di instaurare tra loro rapporti professionali evitando situazionidi imbarazzo;
-prevedendo che i tecnici non possano entrare negli spogliatoi in presenza degli atleti;
-gestendo l’attività, anche in occasione delle trasferte, individuando soluzioni logistiche volte ad evitare che i dirigenti e gli allenatori siano in camera con gli atleti;
-stabilendo regole nell’accompagnare o prevelare gli atleti dalla loro residenza facendo in modo che vi sia sempre la presenza di almeno due dirigenti;
-stabilendo, in presenza di atleti minori fuori sede a cui viene fornito l’alloggio, di limitare l’accesso ai tecnici o dirigenti se non per finalità di controllo da effettuare, in ogni caso, alla presenza di almeno due persone di cui dello stesso sesso rispetto agli atleti presenti all’interno dell’appartamento;
-imponendo agli atleti regole di condotta da adottare negli spogliatoi volte a contrastare fenomeni di bullismo o cyberbullismo;
h) prevenire, durante gli allenamenti e in gara, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo quali:
• prevedendo l’organizzazione di riunioni periodiche che coinvolgano i genitori, i tecnici e i dirigenti nel cui ambito illustrare le politiche di salvaguardia dei minori e le azioni che si intendono intraprendere e in cui discutere delle criticità emerse nel corso della stagione sportiva
i) spiegare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non sianostrettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona attraverso:
– la previsione dell’irrogazione di provvedimenti sanzionatori a carico di coloro che durante le gare tengano un comportamento non adeguato;
j) favorire la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile;
k) rendere consapevoli i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti
misure:
-Affissione presso la sede dell’Affiliata del modello organizzativo e del Codice di condotta adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche e/o pubblicazione dello stesso sulla homepage del sito della società ;
-Affissione presso la sede della società e/o pubblicazione sulla homepage del sito della societàdel nominativo del Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione del recapito telefonico e/o indirizzo e-mail per poterlo contattare;
-Comunicazione, al momento del tesseramento, agli atleti o ai loro genitori, se minorenni, del modello organizzativo e codice di condotta adottato dalla società, nonché comunicazione del nominativo del Safeguarding nominato dalla società ;
-Comunicazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi al Safeguarding office nominato dall’ente affiliante;
-Informazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le misure adottate dalla società per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi
• attraverso la predisposizione di una e-mail dedicata per eventuali segnalazioni al Responsabile Safeguarding nominato dalla società;
• attraverso l’organizzazione, nel corso della stagione sportiva, di incontri e seminari con esperti del settore con cui discutere della tematica anche al fine di pervenire a soluzioni condivise;
Art. 4 – Formazione, informazione e diffusione
I collaboratori devono seguire corsi di formazione su tutela minori e prevenzione discriminazioni. Il modello è pubblicato sul sito e diffuso nelle sedi operative.
Art. 5 – Monitoraggio e aggiornamento
Il Consiglio Direttivo e il Responsabile Safeguarding verificano l’efficacia del modello almeno ogni quattro anni o in caso di modifiche normative.
Art. 6 – Sanzioni
Le violazioni del modello comportano sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dei comportamenti.
Pur restando impregiudicata l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti dell’ente affiliante, a carico di tutti coloro che sono assoggettati, ai sensi delle previsioni di cui all’art. 2, tra le categorie tenute all’osservanza delle disposizioni contenute nel presente documento e che pongano in essere comportamenti contrari a quanto ivi indicato, possono essere irrogate sanzioni da modulare in base alla gravità del comportamento tenuto come ad esempio:
• richiamo,
• multa,
• squalifica dallo svolgimento dell’attività sportiva per un determinato periodo, qualora previsto dal rapporto contrattuale instaurato con il tesserato ovvero dalle norme regolamentari della società.
Art. 7 – Entrata in vigore
Approvato dal Consiglio Direttivo di ASD Sun Power Dynamic, il modello entra in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione.
Tutti i membri sono tenuti a conoscerlo e rispettarlo.
Le segnalazioni possono essere inviate a safeguarding@sunpowerdynamic.it
Data, 10 /09/2024